IL SEICENTO DI SALVATOR ROSA
La biografia di Salvator Rosa ha avuto una grande fortuna nel Settecento e ancor più nell’Ottocento. In parte dovuta a Bernardo De Dominici che attribuì al pittore una vita molto più avventurosa di quanto non fosse stata nella realtà. Anche la biografia romanzata pubblicata in inglese nel 1824 da Lady Sidney Morgan contribuì a creare la fama di un fuorilegge anticonformista ma d’animo nobile, nemico della tirannia e delle regole accademiche. La biografia fu tradotta in francese e tedesco e canonizzò Rosa in tutta Europa come l’incarnazione dell’artista romantico. L’aspetto “oscuro”, desunto dai ritratti, dalle sue immagini di battaglia, dalle copiatissime raffigurazioni di streghe, dai paesaggi con bizzarre e selvagge formazioni rocciose lo fanno ritenere un reietto ribelle e al tempo stesso affascinante. In allegato l'articolo "Il Seicento di Salvator Rosa a Capodimonte" per gentile concessione de "La Rassegna d'Ischia" www.larassegnadischia.it

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